La Chimica del Caffè
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La Chimica del Caffè
Perché l'aroma del caffè inebria i sensi e fa scattare quell'irresistibile voglia di una tazzina?
Ricerche scientifiche hanno dimostrato che le sensazioni provate bevendo un caffè giungono da un'infinità di molecole chimiche volatili che il nostro cervello capta mentre respiriamo il profumo di caffè.
Il caffè stimola la memoria olfattiva, induce il buon umore ed è sempre sinonimo di incontro, pausa rigenerante per due chiacchiere, per lavoro o diletto.
Non dobbiamo meravigliarci del potere del caffè perché è in grado di attivare determinate aree del cervello.
I circa mille composti chimici del caffè sono i responsabili di quell'inconfondibile aroma penetrante il più conosciuto dei quali è la caffeina in grado di attivare un enzima protettivo per il cervello: NMNAT2.
Solo di recente una ricerca condotta presso l'Indiana University e pubblicata sulla rivista Scientific Reports ha rivelato gli effetti protettivi di questo enzima per l'Alzheimer.
Altri studi hanno dimostrato che consumare abitualmente caffè combatte la demenza senile perché la caffeina aumenta la produzione dell'enzima protettivo.
Ricerche dimostrano che tra tutte le molecole testate (oltre 2000), la caffeina è risultato essere il più potente attivatore di NMNAT2.
Le parole di per sé non insegnano né provano nulla, ma l'esperienza di assaporare un caffè nero, bollente e all'italiana al contrario regala ineffabili emozioni.
Gratifica, da tono e infonde ad ogni sorso il buon umore!